0 Sostienici!
0

Piattaforma Politica

Il Corpo non è mai reato!

Il tema scelto dal Napoli Pride 2025 rovescia una espressione tipica del diritto penale “Il corpo del reato” per affermare una verità politica e umana. 

Il corpo diventa simbolo della nostra libertà. Con questo tema denunciamo la deriva panpenalista di un Governo che tratta le persone e le famiglie come reati da perseguire, istituendo norme incostituzionali come il reato universale sulla GPA e i decreti sicurezza. Noi rispondiamo che i nostri corpi non potranno mai essere materia di reato, ma spazi inviolabili di autodeterminazione e libertà.

Il 5 luglio torna il Napoli Pride, nella città che ha ospitato il primo pride del sud Italia nel 1996 e che, dal 2009, ha portato in piazza ogni anno le proprie istanze di autodeterminazione, amore e libertà.

Il Comitato organizzatore del Napoli Pride 2025 è costituito da Coordinamento Campania Rainbow (CCR), Antinoo Arcigay Napoli, ALFI Le Maree, Associazione Trans Napoli (ATN) e Pride Vesuvio, in co-organizzazione con il Comune di Napoli e con il supporto di Famiglie Arcobaleno, AGEDO, Pochos Napoli e di altre realtà LGBTQIA+. Il Napoli Pride è sostenuto, patrocinato, sponsorizzato da tutti quei soggetti e quelle realtà, pubbliche o private, che aderiscono pienamente a questa piattaforma politica.

La parata conclusiva sarà preceduta da una settimana di iniziative e di eventi per la terza edizione napoletana del Pride Park: il “villaggio dei diritti”, uno spazio aperto in città per incontri, confronti, convegni, dibattiti, mostre, spettacoli sui temi che trovano piena cittadinanza nel Napoli Pride. Sarà seguita, come ormai da tradizione, da un evento conclusivo che vedrà l’esibizione di personalità del mondo della cultura, dell’arte, dello sport e dello spettacolo locali e nazionali, con la partecipazione della madrina Gaia.

Il Pride è un momento di visibilità e di orgoglio, di gioia e di energia, un importantissimo spazio politico di rivendicazione e di bilancio della situazione attuale italiana, del lavoro svolto e di quanto resta da fare per portare a compimento propositi e realizzare gli obiettivi che ci prefiggiamo come comunità LGBTQIA+.

L’Italia del 2025, in un contesto internazionale sempre più fragile e lontano dalla pace, manifesta allarmanti forme di queerfobia, omofobia, transfobia, lesbofobia, bifobia e misoginia istituzionale e sociale, con un Governo che lavora a pieno regime per smantellare i principi cardine della nostra Costituzione, mettendo seriamente in discussione i fondamenti della nostra Democrazia e i suoi principi di uguaglianza, di libertà e di autodeterminazione.

A poche settimane dal Pride di Budapest, che si terrà nonostante l’Ungheria l’abbia costituzionalmente vietato e costituirà un importante momento di resistenza, non possiamo non riconoscere anche in Italia i segnali del preoccupante ritorno ad uno Stato di polizia, delle dinamiche volte al silenziamento del dissenso a qualsiasi costo, che sembrano convergere nel preoccupante percorso di approvazione del ddl Sicurezza, che contestiamo con vigore.

I campanelli d’allarme non mancano, citiamo tra tutti le azioni persecutorie verso le persone trans* e non binarie, che vedono sistematicamente negati i loro diritti costituzionali, costrett* a percorsi di patologizzazione e cui non è garantito alcun diritto alla salute e alcuno spazio di sicurezza a scuola, al lavoro, nello sport. Anche la genitorialità per le persone LGBTQIA+ è sotto un attacco costante e perpetuo: se finalmente la storica sentenza n. 68/2025 della Corte Costituzionale ha sancito il riconoscimento alla nascita per la prole delle famiglie formate da due madri, costituendo uno spartiacque straordinario che segna il cambio di passo e un nuovo futuro di diritti per tante famiglie, la lesbofobia di Stato continua a colpire per mezzo dell’Avvocatura dello Stato, che non intende fermarsi fino a specifiche direttive, sfruttando le inefficienze della lenta e complessa macchina burocratica italiana per continuare la sua persecuzione. A questo, si aggiunge la “legge Varchi” che ha introdotto in Italia il reato universale di GPA, anche se legittimamente praticata in uno stato estero, ennesimo atto persecutorio nei confronti delle persone LGBTQIA+.

Sotto attacco, del resto, è tutto ciò che non incarna e non presta il fianco al sistema ciseteropatriarcale, che continua a trovare attenuanti per i femminicidi e mina la libertà e l’autodeterminazione delle donne, anche con il violento e permanente attacco al diritto di interruzione volontaria di gravidanza, con l’ausilio di obiettori di coscienza e associazioni antiabortiste nei consultori. L’attacco alla libertà e ai diritti si muove anche su un terreno culturale e comunicativo, che mette al centro il linguaggio d’odio e le politiche razziste e discriminatorie nei confronti di migranti e dei richiedenti asilo, passando per le ingerenze dello Stato Vaticano, il cui nuovo Papa non ha mancato di esprimere pensieri discriminatori verso le famiglie omogenitoriali già nei primissimi giorni di mandato.

Il Napoli Pride difende gli spazi di partecipazione democratica, il diritto alla genitorialità, alla salute e all’autodeterminazione; vogliamo promuovere una cultura libera e informata sulla medicina di genere, sulla lotta allo stigma per le persone che vivono con HIV, sul contrasto alla discriminazione. Vogliamo strumenti culturali e legislativi che condannino le terapie di conversione, i crimini d’odio, il bullismo. Vogliamo una cultura laica e libera da stereotipi e ruoli di genere, un Paese che superi ogni forma di discriminazione disparità di trattamento per le donne, le persone non binary, le persone LGBTQIA+.

Vogliamo questo e tanto altro e per questo scenderemo in piazza sabato 5 luglio, con gioia e con orgoglio, con energia e determinazione, e lo faremo con la cittadinanza tutta. Perché il Pride è un momento di rivendicazione, di impegno civico, di chiamata al rispetto, all’esercizio della libertà, alla difesa del principio di autodeterminazione delle persone, per difendere quel diritto alla felicità teorizzato proprio da un grande pensatore napoletano, dal nostro Gaetano Filangieri.

Il Napoli Pride, come ogni Pride, da Stonewall e in ogni angolo del mondo, è una manifestazione pacifica e nonviolenta, aperta a tutte e a tutt* e nel rispetto di tutte e di tutt*.

Vi aspettiamo il 5 luglio al corteo del Napoli Pride, con partenza da Piazza Municipio, e dal 28 giugno al 4 luglio al Pride Park, che si terrà al Real Albergo dei Pover

Il Corpo non è mai reato!

Comitato NAPOLI PRIDE 2025